Antonio Marci, l’allenatore di squadre giovanili arrestato due giorni fa ad Alessandria, si è tolto la vita in carcere. L’uomo, 63 anni, era accusato di pedopornografia e di pedofilia ed era stato riconosciuto da una delle sue vittime in un bar 29 anni dopo gli abusi
PIEMONTE–Antonio Marci, l’allenatore di squadre giovanili di calcio che è stato arrestato due giorni fa ad Alessandria con l’accusa di pedofilia e di pedopornografia, si è suicidato in carcere. A riportare la notizia è stata La Stampa.
L’uomo, 63 anni, era stato riconosciuto da una delle sue vittime in un bar 29 anni dopo gli abusi. Secondo quanto riportato dal quotidiano, si sarebbe tolto la vita mettendo la testa in un sacco “Avevo chiesto i domiciliari perché ritenevo il carcere non adatto alla sua incolumità” ha dichiarato il suo avvocato.
Alessandria, l’uomo era stato sorpreso in casa in compagnia di una quattordicenne
Ad informare i famigliari del suicidio dell’uomo, originario della Sardegna, è stato proprio il suo legale. Il fermo era scattato in seguito alla denuncia di una delle sue vittime, che lo aveva riconosciuto per caso in un bar, 29 anni dopo gli abusi.
Quando la polizia aveva fatto irruzione nella sua abitazione, lo aveva trovato in compagnia di una quattordicenne. Nella casa dell’uomo erano stati rinvenuti filmati e centinaia di videocassette in cui erano stati registrati tutti gli incontri che l’allenatore aveva avuto con i giovani calciatori.
