Esattamente 50 anni fa, i Beatles uscirono con l’album Revolver, che cambiò non solo la ricerca sonora, ma anche l’ingegneria del suono e la grafica degli album. Cambiò anche il ruolo dello studio di registrazione, che diventò un luogo in cui esprimere la creatività
MUSICA-Il 5 agosto 1966 (domani saranno 50 anni, ndr), i Beatles diedero alle stampe Revolver, uno degli album più belli della storia della musica. Pochi lo sapevano, ma quell’album, dato alle stampe prima dello scioglimento del gruppo, avrebbe rivoluzionato non solo la ricerca sonora, ma anche l’ingegneria del suono e la grafica.
Cambiò anche il ruolo dello studio di registrazione: non più luogo in cui registrare le basi e basta, ma luogo in cui esprimere la propria creatività e strumento capace di dare vita alle idee più avventurose.
Beatles: 50 anni di Revolver
Pochi giorni dopo, il 29 agosto 1966, i Beatles si esibirono per l’ultima volta a San Francisco, dando il via ad una rivoluzione musicale. Per Revolver, abbandonati i canoni classici, i Fab Four entrarono in studio con l’obiettivo di spingere al massimo la ricerca sonora.
Il pop scoprì per la prima volta l’uso dei loop, gli strumenti suonati al contrario, l’alterazione della velocità di registrazione, le sovraincisioni, ma anche l’utilizzo di strumenti incosueti come quelli provenienti dalla cultura indiana e pezzi in cui i Beatles non suonavano ed erano accompagnati solo da un ottetto d’archi.