Le guide del Cervino lanciano l’allarme rosso: troppi visitatori affrontano la scalata con materiale inadeguato, mettendosi a rischio di incidenti “Purtroppo è un fenomeno sempre più diffuso.”
VAL D’AOSTA-L’ultimo caso è avvenuto negli scorsi giorni, quando le guide del Cervino hanno pizzicato due scalatori mentre stavano salendo il Gran Becca, sul versante italiano, con scarpe da ginnastica.
“Purtroppo si tratta di un fenomeno sempre più diffuso” ha sottolineato Guido Azzalea, il presidente delle guide alpine valdostane. “È vero che il Cervo si può salire con le scarpe da ginnastica quando è in secca, ma qui stiamo già parlando di più di 4000 metri.”
Cervino: con le scarpe da ginnastica su pendii ripidi e ghiacciai, rischio elevato di incidenti
Questa tendenza però, come ha precisato il presidente delle guide alpine, può portare ad incorrere ad incorrere in cadute e altri incidenti, con conseguenze anche molto gravi se non addirittura fatali.
“Il tempo può sempre cambiare, inoltre si può formare anche del ghiaccio sulla roccia, con il rischio di farsi male o peggio” ha aggiunto “Se almeno avessero usato le padule munite di ramponi. Quelle scarpe sono molto rischiose.”
Non si tratta però di un’eccezione, perché le guide alpine hanno riscontrato persino di peggio sul Monte Bianco “Questa è ormai la moda, sul Monte Bianco troviamo spagnoli che salgono in pantaloncini e borraccia, imitando Burgada ma senza essere Burgada.”