Un commerciante si è rivolto ad una cosca della ‘ndrangheta, attiva a Lamezia Terme, per estorcere 140mila euro ad un fornitore. Scoperto il fatto, i finanzieri hanno avviato le indagini, notificando poi un avviso di garanzia
CALABRIA-Un commerciante di Lamezia Terme si sarebbe rivolto ad una cosca della ‘ndrangheta attiva nella zona per estorcere 140mila euro ad un fornitore. Il fatto, scoperto dai finanzieri del gruppo di Lamezia Terme, si è concluso con un avviso di garanzia emesso dal Dda di Catanzaro.
L’avviso di garanzia riguarda non solo il commerciante, ma anche un membro di spicco della cosca Giampà, sui quali ora pende il reato di estorsione aggravata con metodo mafioso.
Lamezia Terme: non si tratta del solito “pizzo”
La vicenda non riguarda il solito pizzo: in questo caso un commerciante, per raggiungere il suo scopo illecito, ha chiesto aiuto alla criminalità organizzata. L’uomo, titolare di un’azienda all’ingrosso di vendita di abbigliamento, nel 2008 è stato sottoposto ad una procedura fallimentare.
Nel tentativo di allontanare il creditore da lui, avrebbe chiesto aiuto ad un esponente del vertice della cosca Giampà, per far recedere il fornitore in modo coatto e impedirgli di portare a termine l’azione legale presa giustamente. Il creditore, temendo ritorsioni dal clan, avrebbe rinunciato a proseguire, rimettendo un credito pari a 140mila euro.