Nomadi a Bellinzona con il Come potete giudicar Tour 2016

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Nomadi

Sabato 24 settembre 2016 presso il Palasport di Bellinzona sono arrivati i Nomadi con il Come potete giudicar Tour 2016. Anche noi di Ultime News eravamo lì a seguire il concerto: ecco il reportage della serata

REPORTAGESabato 24 settembre 2016 presso il Palasport di Bellinzona si è tenuta l’unica data svizzera dei Nomadi, lo storico gruppo beat nato nel 1963 per iniziativa del tastierista Beppe Carletti e del cantante Augusto Daolio.

Nomadi Il concerto ha richiamato persone di tutte le età, provenienti non solo dal Canton Ticino ma anche dall’Italia. In questo occasione i Nomadi hanno presentato non solo il loro ultimo disco, Come Potete Giudicar, ma anche riproposto grandi classici come Io VagabondoIo Voglio VivereNoi non ci saremo e cover di Francesco Guccini come Dio è morto.

Nomadi, i Vasco Jam e alcuni numeri

L’evento, organizzato dalla Pestoni Mediazioni e Promozioni in collaborazione insieme ad altri sponsor del Sopraceneri e del Sottoceneri (non li elenchiamo perché altrimenti ci vorrebbe un altro reportage), ha visto anche la partecipazione dei Vasco Jam, che dalla mezzanotte in avanti hanno intrattenuto gli ultimi irriducibili con cover dedicate a Vasco Rossi.

Nomadi Lo spazio, inizialmente mezzo vuoto, si è riempito pian piano tra le 20.30 e le 21.00. Nonostante il concerto dei Nomadi fosse stato annunciato già in agosto e nonostante il prezzo molto popolare dei biglietti (40 euro, praticamente regalato se si pensa che in Svizzera i prezzi per un concerto si aggirano tra gli 80 e i 200 franchi), c’erano meno di 500 persone.

Noi eravamo in prima fila e, quando ci siamo girati, abbiamo avuto come l’impressione che il Palasport, che può contenere fino a 3000 persone, fosse pieno, ma ci siamo dovuti ricredere alla fine, quando terminate le ultime note di Io Vagabondo, la gente ha cominciato ad andare.

Nomadi Considerando che i posti sulle platee erano vuoti e che nelle retrovie ci si poteva muovere con una certa agilità, cosa che in genere non accade mai nei concerti “grossi”, potevano esserci tra le 300 e le 500 persone. Un vero peccato per una serata di questo genere, ma d’altronde con Ligabue appena fuori confine, c’era anche da aspettarselo.

Nomadi, tanta passione, ma anche qualche pecca

I Nomadi hanno regalato un grande show e anche tanto fuoco allo zoccolo duro di fans che era presente, ma come abbiamo potuto constatare con i nostri occhi, purtroppo si sono trovati faccia a faccia con alcune “pecche tecniche” di non poco conto.

Innanzitutto, e questo ce ne siamo accorti anche noi pur non essendo dei grandi esperti di musica, la base era troppo alta, mentre la voce del cantante Cristiano Turato, uno dei membri più giovani del gruppo e che fa la voce insieme a Massimo Vecchi, si sentiva poco o nulla, anche in prima fila.

Nomadi Un errore tecnico che è diventato evidente soprattutto quando il gruppo ha suonato Sangue al cuore, uno dei brani più potenti del repertorio e che è risultato quasi “sfiatato”. Parlando con il pubblico delle retrovie, più di uno spettatore ha fatto notare che si sentiva molto la base musicale, mentre il cantante era quasi “muto”.

Per fortuna però l’errore è stato corretto subito dopo Sangue al cuore, anche se, con nostro grande dispiacere e anche con grande dispiacere dei fans presenti, a quel punto era già andata più di un’ora di concerto. Un vero peccato!

Un’altra cosa che ci è saltata all’occhio, ma evidentemente non all’organizzazione, è che sul sito ufficiale dei Nomadi non era segnata la data in Svizzera. Due pecche che senza dubbio hanno influito su una serata che altrimenti sarebbe stata memorabile!

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