Non si sono ancora chiuse le indagini sulla morte di Giacomo Nicolai, lo studente 24enne che si trovava a Valencia grazie al progetto Erasmus e che è stato trovato morto il 20 marzo 2017 nel suo appartamento. Secondo gli inquirenti dietro il suo decesso ci sarebbe un omicidio e non un suicidio come pensato in un primo momento
EUROPA-Non si sono ancora chiuse le indagini sulla morte di Giacomo Nicolai, lo studente 24enne di Fermo che si trovava a Valencia grazie al progetto Erasmus e che è stato rinvenuto con un coltello piantato nel petto il 20 marzo 2017 nel suo appartamento.
Secondo quanto riportato nell’edizione odierna de Il Messaggero, lo studente non si sarebbe tolto la vita, come avevano pensato in un primo momento gli inquirenti spagnoli, ma sarebbe stato ucciso.
Valencia: Giacomo Nicolai, si riparte dai risultati della seconda autopsia
Gli inquilini, che avevano trovato il corpo, avevano parlato di tre colpi inflitti all’altezza del cuore, tutti di otto centimetri e molto violenti. Difficilmente compatibili quindi con un’azione autolesionista, tanto meno con suicidio. L’inchiesta ripartirà dai risultati della seconda autopsia.
Del resto alla tesi del suicidio non aveva creduto nemmeno la famiglia del ragazzo, assistita dall’avvocato Igor Giostra, che aveva elencato una serie di punti rimasti ancora oscuri nella vicenda.
Ad esempio la mancanza di una lettera di addio, come anche quella dei presupposti per scegliere di farla finita. E non solo: in uno scambio di email, il giovane aveva manifestato l’intenzione di trasferirsi in un altro quartiere di Valencia, visto che quello in cui si trovava era stato giudicato pericoloso.