TIM e Fastweb sono state recentemente citate dall’Istituto dell’autodisciplina Pubblicitaria in merito ad alcuni problemi con le loro campagne pubblicitarie che risulterebbero ingannevoli verso l’utente. Attualmente infatti l’uso improprio della parola “fibra ottica” porta l’utente medio a credere che la sua linea di casa sia in vera fibra, ma la situazione è un po’ più complessa.
TIM e Fastweb citati per le loro pubblicità ingannevoli sulla fibra ottica
La linea che TIM e Fastweb propongono ai loro clienti nel 99% dei casi è una comune VDSL che esiste nell’Unione Europea e altrove ormai da decenni. Si tratta di una tecnologia che vede arrivare la tratta in fibra ottica dalla centrale alla cabina dove è collegato l’utente. Dalla cabina stradale all’appartamento si prosegue con comune rame.
A quanto d etto quindi l’utente si aspetta di avere connessioni da 100 mega (TIM) e 200 mega (Fastweb) cosa che gli operatori non possono garantire. A questo punto quindi viene chiesto alle compagnie di CESSARE IMMEDIATAMENTE le loro pubblicità finchè non verrà presa una decisione definitiva sul da farsi.