La stretta dell’immigrazione voluta da Donald Trump non ha tardato a far sentire i suoi effetti: decine di persone sono state arrestate appena giunte negli Stati Uniti, mentre ad altre è stato impedito di partire. Protesta di massa nei principali aeroporti americani
STATI UNITI-A poco più di una settimana dal suo insediamento alla Casa Bianca, Donald Trump non ha tardato a tradurre nei fatti quanto promesso durante la campagna presidenziale, soprattutto per quanto riguarda le misure relative all’immigrazione.
Dopo la firma del decreto che ordina la costruzione del muro sul confine tra il Messico e gli Stati Uniti, che ha risvegliato un’ondata di orgoglio nazionale nei messicani, sono arrivate anche le nuove strette sugli immigrati, che hanno scatenato le proteste anche da parte della destra europea.
Donald Trump firma il decreto contro gli immigrati provenienti dai Paesi islamici
L’ultimo ordine, firmato dal neo presidente, ha inasprito i criteri per entrare negli Usa per i rifugiati e i cittadini di sette Paesi a maggioranza islamica. Il blocco ha riguardato anche i cittadini siriani, a cui è stato impedito l’ingresso a tempo indeterminato.
I media statunitensi, che stanno seguendo la vicenda, stanno riportando di arresti di centinaia di richiedenti d’asilo e anche di casi in cui viene impedito loro di partire per gli Stati Uniti. L’ordine, probabilmente illegato, ha scatenato centinaia di proteste negli aeroporti e la reazione da parte dei giudici, che lo hanno parzialmente sospeso, ma rimane tuttora in vigore.